Stift Stams, Foto © Laura Manfredi

Da alcuni mesi é stato inaugurato il museo dell’abbazia cistercense Stift Stams. L’abbazia si trova a circa 35 chilometri a ovest di Innsbruck nella spaziosa valle del fiume Inn. E’ una gita che vi consiglio per la bellezza architettonica e paesaggistica del luogo.

Della storia dell’abbazia ho già scritto in un altro post. Ora mi piacerebbe raccontarvi piú dettagliatamente del museo.

In primo piano tempera su legno di Lorenzo Veneziano, seconda metá del XIV secolo, museo Stift Stams, Foto © Laura Manfredi

In primo piano tempera su legno di Lorenzo Veneziano, seconda metá del XIV secolo, museo Stift Stams, Foto © Laura Manfredi

Biglietti alla mano…

Una volta entrati dal cancello che delimita il cortile, troverete il Klosterladen, il negozio di prodotti dell’abbazia. Qui potete fare i biglietti per il museo o per una visita guidata. Il Klosterladen si trova accanto all’Orangerie ed é ben visibile. Una volta provvisti di biglietti, attraversate il cortile e dirigetevi verso l’imponente edificio. Qui entrate dal grande portone di legno e trovate già le indicazioni per il museo, che si trova al primo piano.

Mobili dell’abbazia, museo Stift Stams, Foto © Laura Manfredi

Mobili dell’abbazia, museo Stift Stams, Foto © Laura Manfredi

…. si comincia la visita al museo di Stift Stams

Il museo mette in mostra diversi oggetti e tesori dell’abbazia. Nel corridoio centrale potete ammirare il mobilio che arredava alcune sale del ricco edificio, come la stanza dell’abate. Tavoli, sedie, secretaire e comó di pregiata manifattura con intarsi lignei e pitture sono esposti accanto a vecchie fotografie che ne mostrano l’originaria ubicazione.

Sul lato sinistro della sala, dipinti e documenti che ritraggono l’abbazia nel secoli. Meravigliosa é la pergamena del 1660 che ci mostra Stift Stams nella sua versione romanico-gotica. È ben riconoscibile la chiesa dalla struttura semplice e lineare, come tipico delle abbazie di questo ordine, con il campanile centrale. A seguito di un incendio l’abbazia fu ricostruita alla fine del Seicento e un secolo dopo assunse lo stile barocco che ha tuttora.

Dettaglio della pergamena del 1660 che ritrae Stift Stams, Foto © Laura Manfredi

Dettaglio della pergamena del 1660 che ritrae Stift Stams, Foto © Laura Manfredi

La vita insieme

Le sale di sinistra ci mostrano oggetti di uso quotidiano, ordinati secondo le attività principali della vita di un monaco, seguendo le regole di San Benedetto. Nella prima sala, attrezzi da cucina e stoviglie varie, oltre che scacchiere e altri oggetti per il tempo libero. La regola di San Benedetto che qui viene mostrata attraverso gli oggetti prescrive la vita in comunità. L’oggetto piú curioso é, a mio avviso, una sorta di tabellone in cui venivano regolate le mansioni liturgiche dei monaci.

Tabellone delle mansioni liturgiche, museo Stift Stams, Foto © Laura Manfredi

Tabellone delle mansioni liturgiche, museo Stift Stams, Foto © Laura Manfredi

Tra note musicali….

L’importanza del canto e della musica é testimoniata dalla presenza di diversi strumenti musicali nella collezione del museo. Ma anche la composizione era molto stimata. Nella seconda sala, dedicata appunto alla musica, ci sono infatti quadri e spartiti di monaci compositori.

Strumenti musicali, museo Stift Stams, Foto © Laura Manfredi

Strumenti musicali, museo Stift Stams, Foto © Laura Manfredi

….e piante officinali

Sempre secondo la regola Benedettina, é importante prendersi cura dei malati, come fossero davvero Cristo. Questa frase é riportata sui muri della terza sala, dedicata alla farmacia. Tra barattoli e mobili per conservare le piante officinali – che naturalmente erano coltivate in convento – spiccano anche alcuni quadri della Madonna ausiliatrice….perché se la cura a base di erbe non funzionava ci si rivolgeva ben piú in alto.

Mobili da farmacia, museo Stift Stams, Foto © Laura Manfredi

Mobili da farmacia, museo Stift Stams, Foto © Laura Manfredi

Lo studio quotidiano

Non solo preghiera e lavoro. La terza colonna su cui si fonda la vita di un monaco benedettino é lo studio. L’ultima sala di questa sezione é così una biblioteca, dove, tra antichi e moderni volumi, sono esposti bei globi terrestri e orologi astronomici.
Nel centro della sala la riproduzione del meraviglioso calendario astronomico del 1428 di Rodolfo Medici d’Asburgo. Il calendario, il cui originale non viene mostrato per motivi conservativi, si rifà naturalmente al sistema tolemaico, fondato sulla centralità della Terra.

Il calendario astrologico di Rodolfo Medici, museo Stift Stams, Foto © Laura Manfredi

Il calendario astrologico di Rodolfo Medici, museo Stift Stams, Foto © Laura Manfredi

Molto curiosa la carta del 1819, che riproduce la storia del mondo dai tempi biblici all’inizio del XIX secolo, in forma di fiumi, con bracci e correnti che si uniscono e si separano.

Orologi astronomici e globo terrestre, museo Stift Stams, Foto © Laura Manfredi

Orologi astronomici e globo terrestre, museo Stift Stams, Foto © Laura Manfredi

La storia del mondo raffigurata come un fiume (1819), museo Stift Stams, Foto © Laura Manfredi

La storia del mondo raffigurata come un fiume (1819), museo Stift Stams, Foto © Laura Manfredi

Sculture lignee e pale d’altare

Nelle altre sale del museo sono esposti vari manufatti e opere d’arte di proprietà dell’abbazia. Tra le sculture campeggia la bella Madonna in trono con Gesú bambino e San Giovannino. Veniva usata durante le processioni ed é opera dell’intagliatore Andreas Thamasch (1695).

Dettaglio della Madonna di Andreas Thamasch (1695), museo Stift Stams, Foto © Laura Manfredi

Dettaglio della Madonna di Andreas Thamasch (1695), museo Stift Stams, Foto © Laura Manfredi

Tra i dipinti mi ha colpito una meravigliosa pala d’altare tardo gotica che ritrae l’incoronazione della Vergine, tra teorie di angeli e santi.

Dettaglio di pala d’altare tardo gotica con l’incoronazione della Vergine, museo Stift Stams, Foto © Laura Manfredi

Dettaglio di pala d’altare tardo gotica con l’incoronazione della Vergine, museo Stift Stams, Foto © Laura Manfredi

L’ultima sala é dedicata agli oggetti liturgici. Sono esposti anche preziosissimi ostensori e reliquiari, pianete e paramenti sacerdotali riccamente decorati per diversi momenti del calendario liturgico.

Dettaglio di un ostensorio (1727), museo Stift Stams, Foto © Laura Manfredi

Dettaglio di un ostensorio (1727), museo Stift Stams, Foto © Laura Manfredi

 

Dettaglio di una pianeta sacerdotale con Vanitas (1625), museo Stift Stams, Foto © Laura Manfredi

Dettaglio di una pianeta sacerdotale con Vanitas (1625), museo Stift Stams, Foto © Laura Manfredi

Vista sul cortile di Stift Stams, Foto © Laura Manfredi

Vista sul cortile di Stift Stams, Foto © Laura Manfredi

Informazioni utili

Abbazia di Stift Stams

Stiftshof 1, 6422 Stams

in treno: l’abbazia dista circa 10 min. a piedi dalla stazione di Stams (guarda gli orari)

in auto da Innsbruck (mappa)


Visite guidate
da ottobre a maggio: ogni giovedì alle 16 o su richiesta

da luglio a settembre:

da lunedì a sabato, dalle 9 alle 11 e dalle 13 alle 17

domenica e festivi dalle 13 alle 17

Qui le informazioni sui prezzi dei biglietti

Con la Innsbruck Welcome Card, si paga la metà sul costo delle visite guidate


Dove mangiare

Orangerie Stift Stams (L’antica orangerie dell’abbazia)

Restaurant Fischerstube: aperto da aprile a ottobre (L’antico stagno per l’allevamento delle trote, oggi ancora in uso)


Dove dormire

E’ possibile dormire nell’abbazia (alloggio per singoli e alloggio per gruppi) o in campeggio al Camping Eichenwald (anche in Bungalow).

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