Gli angoli del caffè
Vincenzo Folino
31 ottobre 2014
Lingua originale dell'articolo: Italiano

Una cultura centenaria: dalla pianta alla tazzina.

L’aroma del caffè è una cosa mi è sempre piaciuta, sin da bambino. Ricordo l’odore che proveniva dalla cucina, il rumore inconfondibile della moca. Noi italiani il caffè lo abbiamo nel sangue, è un simbolo identificativo che ci contraddistingue.

Noi del Belpaese siamo sempre molto esigenti e critici in termini caffè, e posso immaginare l’incertezza quando ci si trova all’estero e si vuole bere un buon caffè fatto a regola d’arte. Quindi, bere o non bere il caffè? Questo è il problema.

So per certo che il “tema caffè” sta molto a cuore ad i miei compaesani e posso comprendere quanto sia difficile per gli italiani essere soddisfatti quando si viaggia in paesi stranieri. Per questo motivo ho deciso di darvi una mano in caso vi troviate a Innsbruck.

Il caffè austriaco è sicuramente differente dal nostro classico caffè ristretto, però non per questo vuol dire che non sia di qualità. Ci sono differenze sostanziali tra Austria ed Italia nella preparazione del caffè, innanzitutto nella scelta della tazza. Se per il tradizionale caffè italiano si utilizza una tazzina, invece per quello austriaco si usa una tazza più grande. Anche la corposità e la cremosità sono differenti, se il più noto caffè espresso è molto concentrato e robusto, da bere in un solo sorso, il tipico “Verlängerte” (caffè lungo) risulta più liquido e meno forte.

Ci sarebbe da dire molto sulla cultura del caffè, delle sue origini, delle varietà esistenti in ogni paese, ma rimaniamo alla cittadina tirolese. Quando la mattina mi appresto ad andare all’università (Geiwi: sede delle discipline umanistiche), potrei fare tappa ne “La casa del caffè. Da Angelo”, un bar all’interno della Markthalle (mercato coperto), per prendere il primo caffè mattutino che mi darà la carica per iniziare bene la giornata. Ad accogliermi c’è il proprietario Angelo oppure la sempre sorridente Laura, una ragazza austriaca con la passione per l’Italia. Raffele, il “vicino”, vi divertirà sicuramente con i suoi racconti e le sue esperienze di vita. Un’esperienza tutta da provare.

Se invece, a volte, decido di andare a studiare nella biblioteca degli “economisti” presso la SoWi (facoltà di scienze sociali ed economiche) non posso che passare da Alberto al Theatercafe nella Universitätstraße nr.3 per bere un ottimo caffè italiano. Alberto, è un altoatesino di Brunico che risiede ormai da anni in città e il suo espresso ed il suo cappuccino sono senz’altro da gustare.

 

Da non dimenticare un altro “intermezzo italiano” dove consumare la consueta pausa-caffè, ovvero La cantina, un bar-ristoro in pieno centro dove si può prendere un caffè al volo direttamente al bancone oppure sedendosi comodamente. Il motto di Mainardo, uno dei proprietari, è proprio quello del “caffè prendi e vai, in stile autogrill”, pensato per una brevissima pausa dal lavoro. Un pit-stop nella Sparkassenplatz è d’obbligo.

 

Secondo la mia personalissima opinione, questi sono i tre migliori “caffè italiani” di Innsbruck, però non dimentichiamo anche la tradizione e la cultura austriaca del caffè, sempre affascinante e tutta da scoprire. Per quanto mi riguarda, sicuramente da visitare, non possono mancare il Cafe Central il Café Katzung, due colonne portanti della città con una certa storia e tradizione.

Il primo è il più antico caffè della città, nato addirittura nel 1758, il cui nome attuale Cafe Central appare per la prima volta nel 1891 in un giornale cittadino di quegli anni, l’”Innsbrucker Nachrichten”. Tutt’oggi l’atmosfera originale della cultura viennese del caffè è rimasta intatta all’interno del locale, con lampadari settecenteschi e mobilia dell’epoca. Entrando nel Central è come fare un tuffo nel passato, ammirando gli alti soffitti e gli affreschi decorativi del XVIII secolo. È come sentirsi un po’ un letterato dell’epoca, con l’offerta di ben 65 quotidiani e riviste nazionali e internazionali, tra cui per esempio La Stampa. Leggendosi un buon giornale è possibile assaporare un buon caffè tradizionale scegliendo tra le numerose varietà, tra cui la specialità della casa, il Café Central, un caffè allungato con panna montata, liquore alla nocciola e tre dolcetti all’anice. Il tutto è possibile farlo all’interno tra i lampadari di cristallo oppure nei periodi più caldi sulla moderna terrazza. Una particolarità del locale è la raffigurazione artistica del viso degli “Stammgäste” (clienti abituali) del caffè, dei veri e propri habitué del Central.

 

Il Café Katzung pur essendo anch’esso un locale di tradizione, al suo interno si può notare un arredamento senza dubbio più moderno. L’ambiente è senz’altro accogliente con un’offerta di caffè tradizionali ed internazionali, da consigliare certamente il Katzung Kaffee, un caffè servito con liquore all’arancia e panna, una vera prelibatezza per i più golosi.

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