

Se non ricordo male il Valhalla era il paradiso degli eroi vichinghi morti in battaglia. Mi ha sempre affascinato la mitologia scandinava e mi sono chiesta dove, e soprattutto, come si può raggiungere questo Valhallä Dove ci si può sentire completamente in armonia con sé stessi? A me il piacere di presentarvi le montagne della Nordkette, che troneggiano come una vecchia amazzone (Frau Hitt) o che si disperono nel blu del cielo come onde (Seegrube) sopra i cieli di Innsbruck. Un qualcosa di stupendo e sempre inaspettato… un po’ come l’Oscar per Di Caprio o una laurea per uno studente.
Partiamo dal presupposto che qualora voleste intraprendere la salita alla vetta (ca. 1000m di dislivello dalla Hungerburg) allora sarà il caso di prepararsi.
Ebbene sì dovrete prepararvi, perchè lo spettacolo vi toglierà il fiato. Sarà emozionante, immediato e diretto come un fuoco d’artificio nella notte di Ferragosto. Ma partiamo dall’ inizio.

Salire fino in cima alla montagna sarà dura, ma la fatica verrà ripagata dallo scenario spaziale che si aprirà davanti ai vostri. Ecco il Valhalla. Alle Fotos: © Fabiana Villotti
Date retta a me, lasciate le guide turistiche a casa perché non vi serviranno. Non vi serve di certo un pezzo di carta ( per quanto in alcuni casi possa essere praticamente una “heilige Bibel”) per trovare la malga o l’alpeggio perfetto. Per raggiungere il vostro scopo dovrete seguire semplicemente queste semplici “guidelines”:
Sei spontan! (Vivi spontaneamente!)

No words… non esistono parole per descrivere la perfetta rappresentazione della potenza della Natura. Alle Fotos: © Fabiana Villotti
Raggiungere la Seegrube è semplicissimo e divertente. Se siete degli scalatori/ alpinisti provetti, allora il dedalo di sentieri non sarà che uno scherzo. Mentre per noi “apprendisti” la scelta più ovvia sarà la funivia.
Le offerte per i ticket sono tra le più varie: formato famiglia, singoli, sconti per studenti (premunitevi di documento universitario), oltre alle riduzioni previste dall’ Innsbruck Card. Consiglio la funivia soprattutto alle famiglie, in quanto lo scenario lascerà attoniti anche i più piccoli. Una volta raggiunta l’Hungerburg, avete due alternative: “accontentarsi” della bellissima vista su Innsbruck e bere un creamy cappuccino, oppure andare avanti. E per avanti si intende arrivare alla Seegrube.
Sempre più in alto.. fino alla Seegrube
Si sa, raggiungere la cima non è semplice (eccetto il formidabile aiuto che può dare la funivia), ma una cosa è ammirare Innsbruck da una terrazza panoramica, un’altra è rimirala dalle nuvole. E di questo Seegrube ne ha fatto una religione.

Esistono due luoghi da dove ammirare Innsbruck: Seegrube oppure Hungerburg. In questo caso, brevissima pausa a Hungerburg e poi si riparte. Sì, c’è stata anche una pausa “Modalverben”, che ci volete fare, dura la vita dello studente fuori sede. Alle Fotos: © Fabiana Villotti
Dopo un cappuccino al Cafè hipster “Hitt und Söhne”, tutti in funivia: direzione Seegrube. La salita è più che piacevole e sorvolando i boschi mi sembrava di essere nel parco dello Yellowstone e già mi aspettavo qualche orso… ma niente.
Pranzo in quota

Anche se la giornata non era delle migliori, la vista ha ripagato la (quasi totale) assenza di sole. Alle Fotos: © Fabiana Villotti
Ci sono diversi modi per definire la cultura culinaria di un Paese: ci si può basare sui prodotti locali, sulle ricette o sul background enogastronomico in generale. E poi ci sono le emozioni: quelle inspiegabili sensazioni che colorano piatti e bevande, rendendo uniche le vostre esperienze.
Potrete consumare il vostro pasto presso il ristorante Seegrube Restaurant (il quale offre anche una favolosa colazione ad alta quota), oppure mangiare il famoso pranzo al sacco seduti comodamente sulle sdraio, ammirando le vette circostanti.
Tra cielo e terra, un’esperienza molto “al fly” (in tutti i sensi)
Quando avrete finito il pranzo, vi consiglio di prendere il primo sentiero a sinistra e quindi procedere fino alle griglie frena-valanghe. Ecco, se vi arrampicate su di esse, allora lo spettacolo che vi attende sarà ancora più bello, e capirete cosa vuol dire Valhalla.

Innsbruck dalle griglie frena-valanghe ha tutta un’altra prospettiva. Alle Fotos: © Fabiana Villotti
Tornando al punto primo, per riuscire a vivere appieno il mondo alpino che abbraccia Innsbruck, bisogna vivere spontaneamente. E fu così che un bel sabato mattina decisi (molto “a sentimento” o “al fly”) di andare in malga, all’Arzler Alm per la precisione. La fortuna di Innsbruck è che si adatta ad ogni sorta di gita fuori porta. Grazie ai molteplici percorsi, anche a misura di passeggino (non che io ne sia provvista), i picchi che circondano il “Jewel of the Alps” non sono che un mondo tutto da scoprire.
Raggiungere l’Arzler Alm si è rivelato più facile del previsto. Non sono servite ore ed ore di scarpinata e men che meno sono serviti gli scarponi da montagna (tanto per capirci, io avevo un paio di All Star che da “bianco ghiaccio” sono diventate ” grigio- fumo-Londra” o “grigio-coda-di-procione”).
Into the Woods

Non c’è niente di meglio che apprezzare la natura in tutte le sue forme. Non sembra un corridoio costruito apposta per qualcunö Alle Fotos: © Fabiana Villotti
Per raggiungere l’Arzler Alm mi sono dovuta addentrare in un bosco. Se siete novizi al mondo del trekking boschivo, ecco di seguito due o tre punti a cui dovreste prestare attenzione.
Non correre

Proprio come ha detto Darwin, la natura è mutevole e perfetta in ogni stagione e va apprezzata in tutta calma. Alle Fotos: © Fabiana Villotti
Raggiungere l’Arzler Alm non richiede che una mezz’ora partendo dalla Hungerburg. Esattamente a destra del cafè “Hitt und Söhne” si arrampica una stradina asfaltata e percorrendola raggiungerete un sentiero che si addentra nella boscaglia. Anche se la durata sembra più che accettabile, evitate di correre, in primis perché vi stancherete, ma soprattutto perché non riuscirete ad apprezzare tutto ciò che vi circonda.
Salutare sempre

Come il saluto possa migliorare la giornata è un concetto ancora del tutto misterioso per me. Ein herzliches Servus an alle ! Alle Fotos: © Fabiana Villotti
Il saluto è d’obbligo quando si va in montagna, fa parte di quelle regole non scritte, ma consacrate all’uso. Mentre mi arrampicavo per raggiungere l’Arzler Alm ho incontrato numerosi turisti, tutti ben disposti a salutare, e quindi a rendere la salita più piacevole. Chiaro, qualora incontraste un plantigrado, meglio noto come orso, non infrangerete nessuna regola del galateo, se saltaste i convenevoli per passare direttamente al congedo. Ma questa è un’altra storia.
Apprezzare i profumi e gustare la gastronomia locale

L’Arzler Alm sembra essere il luogo ideale per tutti: dai più grandi ai più piccoli. Anche se ammettiamo che il tempo non sembra molto “estivo”. Alle Fotos: © Fabiana Villotti
Una volta raggiunta l’Arzler Alm mi si è aperto il mondo gastronomico della malga. La malga si trova in perfetta posizione, da cui potrete ammirare la valle dell’Inn.
L’Arzler Alm è uno dei luoghi perfetti per la famiglia, in quanto i bambini potranno giocare nel parco-giochi oppure guardare gli animali che popolano gli alpeggi circostanti (niente struzzi o puma, per quelli c’è l’Alpenzoo). Ad essere sinceri ho apprezzato maggiormente l’Arzler Alm rispetto al ristorante alla Seegrube. Credo sia stato soprattutto per l’atmosfera: calda e piacevole, curata nei dettagli, cosa che non sempre è scontata parlando di malghe e rifugi. La sala da pranzo interna è allestita come una stube, con stufa in maiolica verde smeraldo, mobili in legno ed tappezzeria nei tipici colori e motivi tradizionali tirolesi. La scelta della pietanze mi ha piacevolmente colpita, offrendo una buona scelta tra piatti caldi e freddi. Ciò che ho apprezzato è stata la cura e la scelta degli ingredienti, tutti locali o di produzione propria, pane incluso.
La ridiscesa- Parte I
Concluso il pasto sono tornata in valle. E qui le scelte erano di nuovo due: prendere l’autobus, o provare a smaltire il pranzo e intraprendere una camminata a piedi. Indovinate cos’ho scelto (cercate di capire, quel toast aveva tutte le calorie che normalmente ha un pranzo cucinato da mia nonna).
Arrivati alla Hungerburg, prendete il primo sentiero a destra che vi porta all’Alpenzoo e continuate la discesa. Dopo circa un quarto d’ora (dipende dal passo) arriverete ad Hötting e quindi direttamente sul fiume.
Ora le nostre strade si separano. Magari voi tornerete in hotel, probabilmente in centro, mentre io a casa mia, e quindi mi aspettano ancora dieci minuti di camminata.
Non male come giro in malga, stancante, ma assolutamente da ripetere. Qualcuno risale con me ? Alla prossima!
Contatti:
Seegrube Restaurant
+43 (0) 664 884 478 17
Cafè Hitt und Söhne
+43 (0) 9740 1062 9640
info@hittundsoehne.at
Hitt und Söhne
Höhenstraße 147
A-6020 Innsbruck
Arzler Alm
Familie Anzengruber, Rosnerweg 113, 6020 Innsbruck
E-Mail: info@arzleralm.at – Impressum
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