E TU PARLI IL “BIKESE”?
Whip off, wheelie, pump track – avere un interprete a portata di mano non sarebbe male, vero? Certo, i patiti della bici usano con scioltezza vocaboli come questi. Per tutti coloro che hanno appena varcato la soglia di questo mondo, invece, abbiamo raccolto qui alcuni termini specifici della MTB. Così non sarà più un problema chiacchierare in mountainbikese con gli esperti e altri appassionati sui trail, nel Bikepark Innsbruck alla Muttereralm o durante la prossima edizione di Crankworx Innsbruck.
Le diverse discipline della mountain bike
- DH/Downhill: disciplina improntata esclusivamente alla discesa, bici pesanti con molta escursione (solitamente 200 millimetri davanti e dietro). Con un’attrezzatura di questo tipo la pedalata in salita è rara e si preferisce invece sfruttare la cabinovia o la navetta.
- Flow trail: tracciato costruito artificialmente, privo sia di radici che di rocce. Una parabolica dopo l’altra, i più esperti scendono senza frenare e senza pedalare.
- Single trail: così si chiama il tracciato naturale per la mountain bike, generalmente si tratta di ex sentieri escursionistici. Poco più largo di un asciugamano, praticamente allo stato naturale.
- FR/Freeride: molto improntato alla discesa, anche se si mette in conto qualche piccola salita. Le bici sono un po’ più leggere ma restano dotate di parecchia escursione (generalmente 160-180 millimetri). Per salire in quota ci si affida agli impianti di risalita. Sui tratti brevi si pedala.
- Enduro: un mix equilibrato di salite e discese. Si prediligono i trail, mentre le strade forestali vengono utilizzate solo per la salita. Grazie al telaio in carbonio le bici sono decisamente più leggere, mantengono però ancora un’escursione di 140 e 160 millimetri. Gli appassionati di enduro non disdegnano gli impianti di risalita, ma non si tirano indietro se c’è da salire in quota pedalando.
- XC/Cross Country: qui la mountain bike è pensata in primo luogo per risalire le montagne, la discesa riveste un ruolo secondario. Le bici sono molto leggere e con poca escursione. Non si ricorre quasi mai all’aiuto degli impianti per guadagnare quota.
TERMINI GENERICI DELLA MOUNTAIN BIKE
- Gap: termine inglese per “buca, vuoto”. Descrive lo spazio oltre cui saltare dopo un gradone. Le dimensioni di un gap possono essere molto diverse: da quelle di una grande buca nel terreno a quelle del letto di un torrente.
- Step down: salto in cui la zona di stacco è collocata più in alto rispetto a quella di atterraggio. Viene denominato anche “drop”.
- Step up: salto in cui la zona di atterraggio è collocata più in alto rispetto a quella di stacco.
- Double (o doppio): salto che comprende un buco (gap) tra lo stacco e l’atterraggio. Attenzione, può essere rischioso ed è riservato ai biker più esperti. Se affrontato a velocità è troppo ridotta, può comportare gravi cadute.
- Drop: gradone nel terreno dopo il quale si salta verso il basso di qualche centimetro o metro. Indispensabile possedere la tecnica giusta.
- Panettone: salto in cui l’area tra stacco e atterraggio è piena, riempita per esempio di terra o legno. Se il salto risulta troppo corto, di solito si prosegue senza alcun problema.
- Wheelie (o impennata): pedalare con la ruota anteriore sollevata.
- Manual: sulla ruota posteriore, in movimento, senza pedalare.
- North shore: tratto di trail in cui si corre esclusivamente su passerelle di legno.
- Full face: casco integrale, ovvero un casco dotato anche di una mentoniera. Un casco full face assomiglia a un casco da motocross.
