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È aperta fino al 18 aprile 2022 al museo regionale Ferdinandeum di Innsbruck la mostra "werden. From Michelangelo to ->". "werden" - il titolo della mostra - in italiano significa "divenire". E infatti il tema che ci guida nei due piani su cui si sviluppa l’esposizione è quello dello sviluppo dell’artista dal XVI secolo ad oggi. Com’è cambiata la sua figura nella società? E che ruolo gioca l'ambiente istituzionale dell'accademia d'arte? Tra tante opere d’arte e altrettanti artisti, la mostra cerca di far luce su questi aspetti.

Firenze e Düsseldorf

Due delle accademie più famose al mondo si confrontano qui con questo tema: per prima l'Accademia delle Arti del Disegno di Firenze, la più antica accademia d'arte esistente, che è stata fondata nel XVI secolo. L’altra istituzione è la Kunstakademie Düsseldorf: sin dagli anni settanta un importante centro internazionale di formazione per le arti figurative, un luogo di interazione tra docenti e studenti.

Da Michelangelo in poi…

Al pianterreno ci troviamo a Firenze. Questa prima parte della mostra è infatti dedicata all'Accademia delle Arti del Disegno di Firenze. L’ Accademia viene fondata nel 1563 - sotto Cosimo I de' Medici - dal pittore e architetto Giorgio Vasari, che si ispira alla figura di Michelangelo per la nuova istituzione. Al momento della fondazione dell’Accademia Michelangelo ha 88 anni ed è già considerato uno dei più grandi artisti di tutti i tempi. E continuerà ad essere reputato tale per diverso tempo, visto che a lui si ispireranno intere generazioni di artisti.

In mostra c’é la possibilità di ammirare (non penso ci sia parola più appropriata) alcuni suoi disegni architettonici e anatomici per la Sagrestia Nuova e la Biblioteca di San Lorenzo. Per questo "cantiere" infatti progetta sia l’architettura che le sculture. Possiamo vedere qui anche due modelli di studio per le statue che fanno parte di questo progetto. In particolare la scultura del "Dio fluviale". L’originale - l’unico modello a grandezza naturale dell’artista che è arrivato fino ai tempi nostri - è in terra cruda e non può essere spostato da Firenze perché molto fragile. Ma qui in mostra c'è una fedelissima copia in resina che riesce a dare l’idea del processo creativo dell’artista nell'avvicinarsi alla scultura finale.

L’ Accademia delle Arti del Disegno oggi

La fondazione dell’Accademia coincide col momento storico in cui la posizione sociale di pittori e scultori cambia: non sono più considerati semplici artigiani, ma artisti! Non fatevi ingannare dal nome però. L’Accademia fiorentina - che esiste ancora oggi - non è un istituto pubblico di istruzione. Essa raccoglie pittori, scultori, architetti, storici dell’arte, studiosi di discipline umanistiche e scientifiche interessati alla conservazione e alla tutela delle opere d’arte. Sono circa 6.500 i membri dell’Accademia dalla sua fondazione a oggi.

Tra i nomi più antichi ci sono Benvenuto Cellini, Andrea Palladio, Tintoretto, Galileo Galilei, Artemisia Gentileschi e, naturalmente, Michelangelo Buonarroti e Giorgio Vasari. Tra i più moderni Giorgio De Chirico, Marino Marini, Alberto Burri e Renzo Piano. Non mancano nomi internazionali, come Le Corbusier e Henry Moore. Le opere qui esposte sono tutte di membri dell’Accademia. Una ricca carrellata sulla storia dell’arte, con le sue correnti ed i suoi movimenti degli ultimi secoli.

Beuys e la Kunstakademie Düsseldorf

Al primo piano siamo alla Kunstakademie Düsseldorf. Quest'istituzione è stata fondata nel 1773, ma inizia a rivestire un ruolo molto importante nell'arte contemporanea dagli anni '70. La sua celebrità ha a che fare con la figura di Josef Beuys, che insegna lì come professore. Un professore decisamente rivoluzionario!

Il lavoro fotografico "Eigenbewegung" di Katharina Sieverding esposto in mostra, documenta la performance PINK LANE che James Lee Byars e Joseph Beuys mettono in scena nel '69 proprio davanti alla Kunstakademie.

Un’altra opera in mostra ci parla di Beuys. L’artista che introduce nell'arte materiali come il grasso, la cera e il feltro, si "esibisce" nel 1971 in una performance in cui lava i piedi ad alcune persone del pubblico. Una replica della bacinella smaltata usata per la performance ci ricorda di questo momento della storia dell’arte.

L’ambiente sociale e artistico della Kunstakademie è decisamente in fase di rivoluzione… Beuys ha infatti influenzato moltissimo l’arte moderna del dopoguerra contribuendo ad espandere e ridefinire in modo completamente nuovo il concetto di arte e quello di artista.

Non solo Beuys….

In mostra sono esposti i lavori di artiste e artisti della Kunstakademie Düsseldorf dal periodo tra le due guerre ad oggi. Ci sono opere di tutti i professori attuali ed altre di artisti che hanno insegnato lì. Rosemarie Trockel ha realizzato il suo lavoro “Get Lucky”, appositamente per questa mostra. Dominique Gonzalez-Foerster espone invece la sua opera al neon „Endodrome“, presentata alla Biennale di Venezia nel 2019.

Qui al primo piano l’architettura della mostra permette allo sguardo di abbracciare diverse opere d’arte simultaneamente. Si crea così un dialogo stimolante tra temi che sono centrali nell’arte contemporanea: l'arte e l'architettura, la vita interiore e la morte, il corpo e le sue trasformazioni, il mondo animale e le mitologie individuali, il ritratto e l'autoritratto. Il tutto raccontato attraverso l’ampio ventaglio di tecniche che l'arte ha fatto proprie negli ultimi cent’anni.

In mostra ci sono diverse generazioni di artisti: opere differenti tra loro, ma molte affrontano temi analoghi, prendendoli in esame da punti di vista differenti (dal mio punto di vista).

Al piano terra accanto al foyer del museo, c’è anche la mostra digitale “looking ahead”, in cui 25 giovani artisti formatisi alla Kunstakademie Düsseldorf presentano le loro visioni su un possibile futuro dell’arte e dell’artista.

Informazioni utili

werden.
From Michelangelo to ->

3 dicembre 2021 – 18 aprile 2022
Tiroler Landesmuseum Ferdinandeum
Museumstraße 15, Innsbruck

Orari
Aperto dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 18
Chiuso il lunedì

Biglietti
Ingresso intero 12 euro, ridotto 9 euro, gratuito fino a 19 anni e ai possessori della Innsbruck Card

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